Negare, infatti, problemi come la dislessia o la discalculia altro non significa che disconoscere e abbandonare al loro destino proprio quei bambini che avrebbero invece bisogno di maggiori attenzioni.
E tuttavia il cammino intrapreso dalla società civile va verso il riconoscimento e il rispetto delle differenze, come stabilito dalla recente Legge 170/10 sui disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico, fortemente voluta da genitori, insegnanti e tecnici, uniti dalla volontà di tutelare il diritto allo studio, la dignità e il futuro di tanti studenti con grandi potenzialità
(continua...)
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