I risultati del primo monitoraggio voluto dalla Gelmini e pubblicati dal sito del Ministero dell'Istruzione. Enorme la differenza nella presenza e nell'uso di strumenti multimediali.
Scuole paritarie indietro di 10 anni rispetto alle statali per tecnologie multimediali. E non solo. Il luogo comune che vuole gli alunni delle scuole private italiane con più opportunità rispetto ai compagni delle scuole pubbliche viene clamorosamente smentito dal primo monitoraggio sullo stato della riforma Gelmini nel primo ciclo, pubblicato ieri dal ministero dell'Istruzione. Il quadro che emerge dal report di viale Trastevere sulle scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di primo grado ci consegna scuole paritarie con pochi laboratori, in cui le Lim (le lavagne interattive multimediali) sono una vera rarità e i collegamenti ad internet non abbondano di certo, in cui anche la didattica appare piuttosto "antiquata".
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