Le nuove norme in materia di Disturbi specifici di apprendimento (Dsa) "stanno trasformando il panorama scolastico e il nostro futuro aprendo la strada alla medicalizzazione del sistema educativo. Sta avvenendo una vera e propria delega al sistema sanitario, considerando patologico cio' che prima veniva valutato come una lacuna dovuta anche a carenze del sistema didattico".
Questa la principale criticita' della legge 170/2010 rilevata dal presidente dell'Istituto nazionale di pedagogia familiare (Inpef), Vincenza Palmieri, che ha promosso sul tema un convegno, il 3 ottobre alle ore 17 in Campidoglio, dal titolo 'In Roma Capitale ... I Ragazzi sono il nostro Futuro', per fare "un'analisi critica di questo testo che non e' una legge qualunque, ma c'e' tutto un sistema nazionale che si e' mosso intorno ad essa cambiando il punto di vista sulla didattica, sulla scuola e sulla famiglia".
Per la psicologa "si parla solo di disturbi specifici dell'apprendimento e non si parla mai di disturbo dell'insegnamento che e' cosa altrettanto seria. È essenziale rimettere al centro la didattica disciplinare e la pedagogia, eppure- ha ribadito la docente dell'Universita' degli Studi di Basilicata- nonostante tutte le riforme della scuola nessun ministro dell'istruzione ha mai pensato di riformare i bisogni formativi dei docenti, bisogni che si basano sulla metodologia di insegnamento e apprendimento".
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