Scuola, l’integrazione è promossa

I figli di immigrati hanno maggiori difficoltà di apprendimento rispetto ai coetanei italiani, ma laddove i rapporti sociali sono migliori cresce il loro rendimento scolastico
I ragazzi figli di immigrati che hanno buoni rapporti con i coetanei italiani, che frequentano italiani e che progettano un futuro nel nostro paese hanno un rendimento scolastico migliore. L’integrazione sociale, insomma ha ricadute positive anche sullo studio e la capacità di apprendimento. Lo mostrano i dati dell’indagine Istat sull’integrazione scolastica e sociale delle seconde generazioni di immigrati. Il progetto, svolto  tra il marzo e il giugno 2015, si colloca all’interno dei lavori finanziati dal Fondo Europeo per l’integrazione e ha visto la collaborazione del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca (Miur). È stato valutato il rendimento scolastico di ragazzi nati in Italia da genitori immigrati o arrivati in Italia in giovane età, e parallelamente sono stati somministrati dei questionari per conoscere la loro storia migratoria, i rapporti con compagni, insegnanti e familiari. Cosa è emerso? (qui il documento completo).
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