La scuola ha fallito. O forse no.

Ogni volta. Ogni volta che. Che un ex violento ammazza una donna che crede sua. Che c'è una discriminazione razzista. Che un cretino posta su Facebook uno status idiota o che commenta da idiota e da analfabeta funzionale lo status, magari intelligente, di qualcun altro, ecco che arriva il commento: “La scuola ha fallito."
Come se la colpa di tutto quello che non va in Italia fosse da attribuire esclusivamente, o almeno in massima parte, della scuola, intesa come istituzione. Se non direttamente degli insegnanti che vi stanno dentro, che magari possono anche essere volenterosi, almeno della Scuola come entità, che è sempre sentita come pesante, poco aggiornata, elefantiaca. La Scuola come lo Stato, una sottile nemica o, nel migliore dei casi, un enorme ed inutile carrozzone, che costa molto e non produce altro che disastri: un popolo rozzo ed ignorante, che legge poco, quel poco che legge non lo capisce nemmeno, si bea di spettacoli di pessimo gusto in tv, usa la rete per condividere bufale o perpetrare atti di bullismo. Se non abbiamo nei test internazionali gli stessi risultati delle nazioni più evolute, se il nostro sistema economico arranca e le competenze medie di lettura e calcolo degli Italiani sono ben al di sotto di quelle di altri stati, è colpa della scuola, che non funziona, e non è riuscita ad emendare o migliorare la società che le sta attorno.
Ma siamo sicuri che sia vero?
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