È l'augurio per il 2016 di Ottavio Fattorini, dirigente del liceo Labriola di Ostia. Con il progetto DADA hanno rivoluzionato gli spazi e la didattica. Il segreto? «Il dadaumpa, ovvero l'aver trovato una leva per attivare tutta la comunità scolastica e creare una empatia collettiva». Una bella testimonianza in giorni in cui si parla di dirigenti scolastici come nuovi "equilibristi".
Per spiegare l’essenza della rivoluzione in atto, Ottavio Fattorini indica una traiettoria: «dal DADA al dadaumpa» e mentre lo dice è molto serio. Il DADA - che sta per Didattiche per Ambienti di Apprendimento – è un progetto partito con l’anno scolastico 2014/15 al liceo Kennedy di Roma e al liceo scientifico Labriola di Ostia, quello che Fattorini dirige. È una delle possibili declinazioni per una delle 12 idee per innovare la scuola del Manifesto delle Avanguardie Educative (nato dal basso un anno fa, a partire dalle esperienze innovative delle 22 scuole capofila) cui il Labriola aderisce (le presentiamo tutte e 12 sul numero di Vita in edicola da venerdì 9 gennaio): l’idea è quella che lavora sugli spazi di apprendimento, creando “aule laboratorio disciplinare”. Al Labriola così le aule non sono più assegnate alle classi, ma a uno o due docenti della stessa disciplina: sono i ragazzi che si spostano.
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