Presidi equilibristi

Che cosa fa esattamente un preside? Com’è la sua giornata di lavoro? Quanto tempo dedica alla burocrazia e quanto ad incontrare docenti e studenti? Quanto della sua energia viene indirizzato a innovare e migliorare la didattica e quanto a gestire problemi amministrativi? Insomma, il dirigente scolastico – che ha per contratto un enorme carico di responsabilità: penale, civile, amministrativa - è un manager o un leader educativo?
Per rispondere a queste domande Massimo Cerulo, sociologo dell’Università Perugia, è diventato l’ombra di quattro dirigenti: a Torino e Cosenza, in provincia di Treviso e in provincia di Bari, due licei e due IIS. Li ha seguiti come un’ombra per una settimana ciascuno: da lunedì a venerdì, dalle 8 alle 14. Li ha osservati mentre lavoravano, ha ascoltato tutte le loro conversazioni, ha assistito a tutti i loro incontri. Ne è uscito un libro, “Gli equilibristi. La vita quotidiana del dirigente scolastico: uno studio etnografico”, finanziato dalla Fondazione Agnelli e pubblicato da Rubettinoebook (si può scaricare gratuitamente dal sito della Fondazione) che sta suscitando molto dibattito. Perché dal libro emerge che il dirigente fa – come ha titolato il “Corriere della Sera” – mille mestieri tranne uno.
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