Roma. Torna Evelyn Glennie con le sue percussioni

Per fare musica, ci vuole orecchio; ma non è detto che questo coincida con l'udito. La musica si sente con tutto il corpo, che i musicisti totalmente o parzialmente sordi utilizzano come appunto fosse un grande orecchio.
Lo sa bene Evelyn Glennie, considerata la maggiore percussionista vivente, che - affetta da una sordità profonda dall'età di 12 anni - suona ascoltando la musica grazie alle energie sonore che le attraversano il corpo: "Suono scalza - dice - così che possa sentire dalla terra le vibrazioni". Percuotendo tramite la nuda mano o con l'aiuto delle bacchette, percepisce il suono come sensazione tattile, prima che uditiva.
La percussionista scozzese - che in forza del suo eclettismo ha collaborato con artisti della musica classica e del pop, da Steve Reich a Georg Solti, da Bjork a Elton John - sarà a Roma il 5 maggio per un concerto da solista al Teatro Olimpico (appena riaperto) per la stagione dell'Accademia Filarmonica Romana
- continua la lettura su http://www.repubblica.it/

Nessun commento:

Posta un commento