I ragazzi con disabilità intellettiva assunti sono tre, a cui si aggiungono quelli che, ciclicamente, svolgono lo stage grazie a una borsa lavoro. I piatti sono quelli tipici della cucina locale, realizzati con prodotti della filiera corta.
I sapori tipici della Garfagnana sono alla base della cucina proposta nel ristorante “Pecora nera” di Lucca, situato nel centro storico della città. Qui i ragazzi con disabilità intellettiva assunti sono tre, a cui si aggiungono quelli che, ciclicamente, svolgono lo stage grazie a una borsa lavoro. Tra loro c’è chi – come Elena – preferisce l’attività di aiuto cuoca, perché la cucina costituisce un riparo dal mondo esterno. “Quando ha messo piede la prima volta al ristorante, raccontano che non riusciva neanche a parlare, mentre oggi è un ottimo aiuto tra i fornelli. C’è poi chi, come Guido, adora lavorare in sala, in particolare girare tra i tavoli intrattenendo i clienti tra un’ordinazione e l’altra. “All’inizio il progetto non è partito col piede giusto: sono stati spesi male i soldi perché mancava un pianificazione commerciale – racconta Patrizia Mei, responsabile della cooperativa “Segni particolari nessuno” e del ristorante –. Adesso, però, il locale va bene e quest’anno siamo riusciti ad avere anche un po’ di utile. La situazione è solida, ma per la salvaguardia del progetto abbiamo deciso di restare aperti solo la sera”.
- continua la lettura su Press-In anno IV / n. 443 - Redattore Sociale del 24-02-2012
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